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Significato del Decreto di purezza
Significato del Decreto di purezza
Il Decreto di purezza tedesco (nome originale «Reinheitsgebot»), risalente all’anno 1516, è la più antica normativa sulla sicurezza alimentare al mondo tuttora valida. In base a questo decreto, in Germania la birra può essere prodotta esclusivamente con acqua, malto e luppolo. Il lievito non era stato citato probabilmente perché la fermentazione veniva avviata in modo abbastanza casuale attraverso le spore di lievito presenti nell’aria. Solo nel XIX secolo si iniziò a impiegare sistematicamente ceppi di lievito puri.
Il Decreto di purezza tedesco non ha validità in Svizzera. In passato è stato un punto di riferimento per l’Associazione Svizzera delle Birrerie. Nel 1901, infatti, venne introdotto negli statuti dell’associazione un divieto all’impiego di surrogati: «La nostra birra è da considerarsi una bevanda ricavata da malto d’orzo, luppolo, lievito e acqua attraverso l’ammostamento e la fermentazione alcolica. È vietato l’impiego di surrogati del malto d’orzo e del luppolo.» Questo divieto non è stato tuttavia integrato nella Legge svizzera sulle derrate alimentari e attualmente non è riportato né tra i regolamenti dell’Associazione né nella Legge sulle derrate alimentari.
In Svizzera la birra è definita nell’Ordinanza sulle bevande:
Art. 63 Definizione |
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1 La birra è una bevanda alcolica contenente anidride carbonica e prodotta mediante fermentazione alcolica di acqua, cereali maltati o non maltati, lievito e luppolo. Possono essere utilizzati anche altri ingredienti. 2 Il termine luppolo comprende anche gli estratti di luppolo. |
È anche citata nella legge sull’imposizione della birra:
Art. 3 Definizione |
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Per birra si intende: a. la birra a base di malto (voce 2203 della tariffa doganale); b. le miscele di birra a base di malto con bevande non alcoliche o con prodotti alcolici ottenuti esclusivamente mediante fermentazione (voce 2206 della tariffa doganale); c. la birra analcolica (voce 2202 della tariffa doganale). |