Craft Beer

Tradotto letteralmente, l’espressione Craft Beer significa birra (beer) brassata artigianalmente (craft). La definizione è tuttavia riduttiva ed esprime solo vagamente ciò che si vuole intendere con Craft Beer.

L’associazione dei birrifici statunitensi definisce «Craft Beer» la birra prodotta artigianalmente da un birraio in piccole quantità e indipendentemente da grandi gruppi industriali, una definizione che tuttavia presuppone un’interpretazione univoca del concetto di «piccole quantità». Anche in questo caso, però, la definizione è fuorviante, dal momento che i piccoli birrifici svizzeri non possono essere paragonati, a livello di dimensioni, a quelli degli USA: negli USA questa «piccola quantità» corrisponde a una produzione di 7 milioni di ettolitri, ovvero più del doppio della quantità di birra prodotta nel 2021 in Svizzera. Analogamente, possono produrre birre artigianali sia i piccoli birrifici che quelli più grandi, il che complica ulteriormente l’interpretazione della definizione.

Un’altra definizione di Craft Beer può essere formulata in riferimento all’idea e al gruppo target della birra. Nelle Craft Beer, il birraio concepisce l’idea della birra sin dall’inizio: si produce e si offre al pubblico una birra a prescindere dalla domanda di questa birra specifica. Se la birra si vende bene, è un effetto positivo sicuramente benvenuto.

Dal lato opposto troviamo il birrificio che produce una birra richiesta dal mercato. In questo caso, la birra deve incontrare esattamente il gusto della maggioranza dei consumatori e deve avere successo sul mercato.

In entrambi i casi le birre possono essere prodotte artigianalmente, la differenza sta nell’obiettivo che ci si pone: da un lato il gusto del birraio, dall’altro quello dei bevitori di birra.

In Svizzera ogni anno vengono fondati numerosi (micro)birrifici, un settore in forte espansione. La varietà delle birre è in crescita, dal momento che il numero elevato di birrifici porta continuamente sul mercato birre fresche e interessanti.